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Elezioni Milano 2016: spunta l’idea De Bortoli candidato Sindaco

Le ultime voci dicono che oltre all’ipotesi di Civati, come candidato a sinistra di Beppe Sala (e fuori dal Partito della Nazione) potrebbe spuntare Ferruccio De Bortoli. L’ex direttore del Corriere della Sera sarebbe il nome capace davvero di condensare un civismo ampio tanto da far saltare il tavolo del dopo primarie e lui avrebbe già avuto l’idea di una sua lista civica. Così mentre SEL cerca con fatica di sfilarsi dal tavolo delle primarie e il PD prova a gestire gli scontenti la partita potrebbe essere molto più aperte di quello che sembra.
A cura di Giulio Cavalli
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Tutt'altro che finita: dopo le primarie del centrosinistra a Milano la campagna elettorale potrebbe riservare ancora delle sorprese. La vittoria di Beppe Sala (o forse ancora di più la sconfitta di Francesca Balzani e Pierfrancesco Majorino) ha finito per essere un favore a chi, come i civatiani di Possibile e Rifondazione Comunista, ha deciso fin da subito di non accettare l'ipotesi di un'alleanza con questo PD ritenuto ormai troppo "snaturato verso destra" e l'affermazione del manager di Expo ha, di fatto, aperto una prateria.

Per questo a sinistra del PD va formandosi la consapevolezza che la corsa elettorale offre molto di più che una semplice candidatura di rappresentanza, tanto più con tre profili in campo molto simili come sono Giuseppe Sala, Corrado Passera e il neocandidato per il centrodestra Stefano Parisi (tutti nomi che vengono dal mondo del management) che potrebbero soffrire una candidatura di forte spessore civico e politico. Sembra ormai chiaro che sia Francesca Balzani che Pierfrancesco Majorino rimarranno volenti (e nolenti) a fare gruppo con Sala (le malelingue dicono più per paura di diventare residuali che per autentica convinzione politica) e quindi la ricerca è su un nome forte che però non si limiti a parlare a sinistra ma possa pescare anche tra i più moderati.

Il ritorno di Pippo Civati a Milano?

La prima idea è stata quella di un ritorno di Pippo Civati, leader di Possibile apprezzato da Rifondazione ma con un vasto seguito anche tra i democratici più scontenti dopo il risultato di Majorino: lui si è detto a disposizione ma una candidatura su Milano dopo gli ultimi tre anni passati a Roma (da parlamentare PD prima e poi da fondatore del movimento Possibile) lo costringerebbe a un impegno certamente gravoso tanto più con le politiche alle porte (Civati è tra quelli che sono convinti che si andrà ad elezioni nel 2017). Civati,poi, vorrebbe una candidatura che non incentrata solo sulla sua persona ma piuttosto con una squadra di nomi forti che si spendano insieme a lui: obbiettivo non facile visti i tempi molto ristretti.

L'ipotesi Ferruccio De Bortoli in campo

Ma la vera novità è il nome di Ferruccio De Bortoli: sull'ex direttore del Corriere della Sera sono in molti a vedere il nome giusto per fare saltare il tavolo: Civati avrebbe già dato un parere più che positivo, alcuni degli arancioni sarebbero entusiasti dell'idea e anche i più "tiepidi" del PD sarebbero pronti a strappare. De Bortoli, insomma, sarebbe il nome su cui potrebbe convergere un civismo molto più largo di una semplice parte politica e davvero potrebbe essere il nome intorno cui riaccendere l'entusiasmo dell'esperienza Pisapia. Il nome per ora circola sottovoce nelle sedi di partito ma i più vicini all'ex direttore dicono che già da tempo si stesse valutando l'idea di una lista civica per sparigliare le carte. Solo Rifondazione nutrirebbe qualche dubbio temendo che De Bortoli possa essere considerato un ennesimo nome troppo "aziendale".

I tormenti di Sel a Milano

In tutto questo c'è il marasma di SEL che ha aperto una fase assembleare e di confronto per decidere il da farsi. Il coordinatore Fratoianni (con il parlamentare milanese Daniela Farina e la coordinatrice regionale Chiara Cremonesi) spingono per trovare una soluzione all'impasse attuale, confidando anche nell'ipotesi di un'eventuale rottura ma le resistenze interne (ed esterne, con il rischio di essere accusati di slealtà verso il tavolo delle primarie) non saranno facili da sciogliere.

Intanto c'è anche il sindaco uscente Giuliano Pisapia che, dopo avere sbagliato quasi tutto in questi ultimi mesi, potrebbe riservare qualche sorpresa: non si ricandiderà ovviamente ma in molti hanno nelle orecchie il momento in cui assicurò che "a Milano non sarebbe mai passato il partito della nazione". La partita è aperta. Apertissima.

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