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Elezioni Milano, il figlio di Daria Bignardi ce la fa: eletto consigliere nel Municipio 1

Nel Municipio 1 di Milano è stato eletto presidente al primo turno il candidato del Pd Fabio Arrigoni. Con lui, entra nel consiglio di municipio anche Ludovico Manzoni, il figlio di Daria Bignardi. Tra i consiglieri di municipio eletti anche Stefano Pavesi, il “neofascista” che si è candidato con la Lega in zona 8. Alla fine, il centrodestra conquista 5 municipi su 4: ma il Pd chiede il riconteggio.
A cura di Francesco Loiacono
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Se Beppe Sala non può ancora sorridere e dovrà aspettare il ballottaggio per avere eventualmente la meglio su Stefano Parisi, nel centrosinistra milanese c'è chi sorride già al primo turno. Si tratta di Ludovico Manzoni, il giovanissimo figlio di Daria Bignardi salito agli onori delle cronache – come aveva rivelato Paola Bacchiddu su Affaritaliani – per essersi candidato col centrosinistra per il Consiglio di municipio di quella che era la vecchia zona 1.

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Al primo turno il candidato presidente sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, Fabio Luigi Arrigoni, ha ottenuto il 45,2 per cento dei voti risultando il più eletto. Per effetto del diverso meccanismo elettorale in vigore nei municipi (dove il ballottaggio scatta se nessuno dei candidati riesce a raggiungere il 40 per cento dei voti più uno) Arrigoni è stato eletto al primo turno ottenendo il premio di maggioranza e portando in Consiglio diversi consiglieri schierati nelle liste a lui collegate. Tra questi, forte delle sue 141 preferenze, anche Ludovico Manzoni, che su Facebook non trattiene la propria soddisfazione: "Sono felice di potere essere uno dei consiglieri eletti, è stata una battaglia difficile, in un contesto in cui purtroppo ci sono state anche sconfitte, ma siamo riusciti a farcela, Grazie a tutti voi!", ha scritto, invitando poi tutti a impiegare le proprie energie in vista del ballottaggio del prossimo 19 giugno.

Eletto anche il "neofascista" Pavesi

Il figlio della Bignardi e del filosofo Nicola Manzoni, fresco 19enne e studente maturando del liceo scientifico Vittorio Veneto, non è comunque il solo candidato consigliere di municipio a essere stato eletto al primo turno. Siederà sui banchi del Consiglio, ma di zona 8, anche Stefano Pavesi. Si tratta del discusso candidato "neofascista", esponente di Lealtà e azione, che si è presentato con la Lega nord e aveva scatenato l'ira di Stefano Parisi: "Mi auguro che non venga eletto", aveva chiosato il manager di centrodestra. I fatti gli hanno dato torto: Pavesi è stato eletto, forte di ben 450 voti e nonostante il candidato presidente di centrodestra, Igor Iezzi, sia stato sconfitto da Simone Zambelli del centrosinistra: "È solo l'inizio, e vi prometto che saprò ricambiare la vostra fiducia", ha scritto Pavesi su Facebook, ringraziando tra gli altri il segretario provinciale della Lega Nord Davide Boni "per aver creduto in me e tenuto duro fino in fondo".

Al centrodestra 5 municipi su 9, ma il Pd chiede il riconteggio dei voti

Per la cronaca, tutti i Municipi sono già stati assegnati dopo il primo turno, anche se in due casi il Pd ha chiesto il riconteggio dei voti perché i candidati sono separati da una manciata di voti. Nel Municipio 2 ha vinto Samuele Piscina (centrodestra) col 43,13 per cento, nel Municipio 3 Caterina Antola del centrosinistra, nel 4 Paolo Guido Bassi (centrodestra), nel 5 Alessandro Bramati (centrodestra), nel 6 Santo Minniti (centrosinistra), nel 7 Marco Bestetti (centrodestra) e nel 9 Giuseppe Lardieri (centrodestra). Il computo finale vede dunque vincere il centrodestra sul centrosinistra con 5 municipi contro 4. Chissà se qualcuno lo interpreterà come un segnale in vista del ballottaggio.

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