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Dorno (Pavia), uccide la compagna davanti alla figlia 12enne: arrestato 51enne

Riccardo Garini, 51enne infermiere del San Matteo di Pavia, ha ucciso con sei colpi di pistola la compagna Emanuela Preceruti, 44enne, al culmine dell’ennesimo litigio. I due stavano insieme da più di un anno, ma la donna voleva lasciarlo. L’omicidio è avvenuto nella casa di Garini a Dorno, nel Pavese. Anche la figlia di 12 anni di Emanuela è rimasta ferita di striscio: ha finto di essere morta ed è poi scappata dal balcone.
A cura di Enrico Tata
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Al termine di un litigio Riccardo Garini, 51 anni, ha ucciso la sua compagna a colpi di pistola. In casa in quel momento c'era anche la figlia di 12 anni della donna. L'omicidio è avvenuto a Dorno, provincia di Pavia in via monsignor Passerini, vicino al centro del paese. Stando a quanto si apprende, l'uomo lavorava come infermiere al policlinico San Matteo di Pavia. La donna, Emanuela Preceruti, 44 anni, abitava in un appartamento attiguo a quello del compagno.

Dopo il delitto l'uomo si sarebbe barricato in casa per circa mezz'ora e poi, secondo la Provincia Pavese, avrebbe mandato un messaggio a un amico scrivendo ciò che aveva appena fatto. Successivamente avrebbe avvertito lui stesso il 118 e si sarebbe consegnato spontaneamente ai carabinieri di Vigevano. La porta dell'alloggio dell'infermiere era aperta, la pistola appoggiata sul tavolo e l'uomo era abbracciato al corpo ormai senza vita della donna che per un anno e mezzo era stata la sua compagna, ma che stava per lasciarlo.

La relazione tra Garini e Preceruti nelle ultime settimane, stando al racconto di alcuni testimoni, era costellata di numerosi litigi. L'omicidio sarebbe avvenuto nella tarda serata di ieri, martedì 28 giugno, dopo un'accesa lite. Dalla pistola dell'infermiere sarebbero partiti almeno dieci proiettili e la compagna sarebbe stata colpita con sei di questi. Sembra che anche la figlia di lei, avuta da una precedente relazione, sia rimasta ferita di striscio da una pallottola e abbia finto di essere morta per sfuggire alla furia dell'uomo. La madre è morta praticamente sul colpo.

La figlia di 12 anni si è lanciata dal balcone

Dopo essere stata colpita sul fianco da un proiettile, la bambina di 12 anni, figlia di Emanuela, si è stesa per terra fingendo di essere morta. Poi sarebbe riuscita a passare dal balcone di casa a quello di un vicino, al primo piano, da dove si è lanciata. Nella caduta ha riportato una lesione alla caviglia: portata in ospedale non sarebbe grave. Teatro degli spari sarebbe stato il bagno dell'abitazione dell'infermiere, dove la compagna e la bambina avevano cercato riparo.

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