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Dopo le nutrie, il piano per uccidere gli orsetti lavatori: “Sono dannosi”

Dopo le nutrie questa volta è il turno del procione: la giunta regionale guidata da Roberto Maroni, ha dato il via ad un accordo per dare la caccia e ridurre la presenza degli orsetti lavatori nel Parco Adda Nord.
A cura di Federica Gullace
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Dopo l’approvazione da parte della Regione Lombardia della modifica alla Legge Regionale 7 ottobre 2002, n.20, approvata dal Consiglio regionale lo scorso 25 novembre, per la “Eradicazione del roditore dal territorio”, che considerava le nutrie come corresponsabili degli allagamenti per via delle tane scavate negli argini dei fiumi, arriva da parte della giunta regdionale lombarda, guidata da Roberto Maroni, la crociata contro i procioni  nel Parco Adda Nord. Un piano da 50mila euro da investire nei prossimi anni, fino al 2016, per "l'eliminazione" degli animali, così come era stato programmato già nel 2011, quando la presenza dei Procyon lotor, comunemente detti orsetti lavatori, ritenuti specie pericolosa dal ministero dal lontano 1996, era stata segnalata nella zona nord-est di Milano.

Orsetti lavatori "aggressivi e pericolosi"

Dopo aver definito le nutrie “Roditori che arrecano ingenti danni all’agricoltura e ai corsi d’acqua”, stabilendo che potranno essere eliminate, includendo le zone in cui è tutt'oggi vietata la caccia, stavolta la guerra è stata annunciata contro gli orsetti lavatori, accusati di essere artefici di numerosi danni alle attività agricole e a diversi immobili. Il procione, poi  "interferisce con la presenza di altre specie animali di maggiore interesse conservazionistico ed è potenziale vettore di un virus della rabbia, di maggiore virulenza rispetto a quello veicolato dalla volpe", anche nei confronti degli uomini”.

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