613 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Donna incinta morta a Milano, ipotesi di omicidio e aborto colposo per i medici

Sul caso della donna incinta di otto mesi morta a Milano poche ore dopo essere stata dimessa da una clinica, la magistratura è pronta ad avviare un’inchiesta per omicidio e aborto colposo. Intanto anche la Regione avvia una verifica, dopo un’interrogazione in cui i Cinquestelle accusano: “Non si può morire così in Lombardia nel 2015”.
A cura di Francesco Loiacono
613 CONDIVISIONI
Immagine

Polemiche, verifiche e un'indagine della procura per omicidio e aborto colposo. Il caso della donna all’ottavo mese di gravidanza morta a Milano poche ore dopo essere stata dimessa da una clinica ha inevitabilmente provocato molte conseguenze. L'episodio è avvenuto lo scorso sabato: la donna, 40enne, si era recata alla clinica San Pio X con forti dolori addominali, ma dopo una serie di esami era stata dimessa. Nove ore dopo, il marito aveva chiamato il 118, ma la donna e il bambino che aveva in grembo, trasportati d'urgenza all'ospedale Niguarda, erano purtroppo morti per le conseguenze di una grave emorragia.

Adesso, tutti i medici che hanno avuto in cura la donna nei due ospedali potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati, con le ipotesi di reato di omicidio e aborto colposo. L'inchiesta, aperta dopo la denuncia dei parenti della donna, è coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Nunzia Gatto, che a breve dovrebbe assegnare il fascicolo a un pubblico ministero.

Il M5s: "Non è possibile che nel 2015 in Lombardia si muoia così"

Oltre all'inchiesta della magistratura, il governatore della Lombardia Roberto Maroni, che detiene ad interim anche le deleghe alla Sanità, ha chiesto intanto di avviare una verifica immediata su quanto accaduto ai suoi funzionari. I tempi della politica e della magistratura, si sa, non coincidono. E così il governatore è chiamato a dare risposte immediate, anche di fronte all'interrogazione presentata sul caso da parte del Movimento 5 stelle della Lombardia: "Maroni deve fare chiarezza e offrire al Consiglio regionale una valutazione sul sistema di accreditamento anche perché casi come questi non si ripetano", ha affermato Dario Violi, consigliere regionale del M5s, sottolineando che la struttura incriminata, la clinica San Pio X, è convenzionata con la Regione: "Quanto accaduto deve aprire una discussione sulle reali condizioni dell’eccellenza sanitaria lombarda. Non è possibile che nel 2015 si muoia in Lombardia per complicazioni relative alla gravidanza dopo essersi rivolti a un pronto soccorso", ha concluso Violi.

613 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views