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Domenico Maurantonio, parla l’avvocato: “Presto sapremo com’è volato giù”

A quasi due mesi dalla morte di Domenico Maurantonio parla l’avvocato che rappresenta la famiglia del ragazzo precipitato da un hotel di Milano mentre era in gita con la sua scuola: “Sono convinto che a breve emergerà la verità, non penso assolutamente che tutto sarà archiviato”.
A cura di Francesco Loiacono
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"Tra qualche giorno avremo delle novità concrete e sapremo perché è volato giù". A tornare a parlare di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto mentre si trovava in gita con la sua scuola a Milano, è Eraldo Stefani, l'avvocato che rappresenta la famiglia del ragazzo. Stefani è intervenuto dopo che alcuni voci trapelate dal Palazzo di giustizia di Milano avevano iniziato a paventare il rischio di archiviazione delle indagini: "Sono assolutamente dell'avviso che ci sarà epilogo positivo in questa vicenda – ha detto l'avvocato al quotidiano Padovaoggi – e non penso assolutamente che tutto sarà archiviato".

Domenico Maurantonio, nessuna novità a quasi due mesi dalla morte

L'ottimismo del legale della famiglia Maurantonio sembra però cozzare contro le poche novità emerse in quasi due mesi di indagini (qui un riepilogo della vicenda). I vari accertamenti e le analisi degli esperti nominati dalla procura di Milano hanno fatto luce su molti aspetti legati alla morte di Domenico – il fatto che avesse bevuto molto, il malore intestinale che lo ha colpito, la dinamica della caduta, a piombo – ma non hanno per ora sciolto i dubbi sulle domande di fondo: Domenico, la notte del 10 maggio scorso, è caduto da solo? E perché? Su questi ultimi punti per ora sono emerse solo indiscrezioni – Domenico sarebbe stato da solo al momento della caduta, una tesi che però trova contrari proprio i genitori del ragazzo e il loro legale – mai confermate dagli inquirenti.

Adesso Eraldo Stefani, forse anche per evitare che la vicenda di Domenico possa scivolare nell'oblio, afferma: "Sono convinto che a breve emergerà la verità, e lo sono non soltanto sulla base delle mie investigazioni ma anche sulla base di quelle condotte della procura della Repubblica". Non resta che aspettare quindi qualche altro giorno: d'altronde, sono ormai due mesi che la morte di Domenico è senza un perché.

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