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Cremona, 15 fermati per gli scontri dopo il derby tra Dordoni e Casapound

Svolta sugli scontri dello scorso 18 gennaio, durante i quali il 49enne Emilio Visigalli, del centro sociale Dordoni, era finito in coma: fermati dieci militanti di Casapound e 5 del centro sociale cremonese. Nelle loro abitazioni trovati caschi, mazze e spranghe.
A cura di Francesco Loiacono
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Svolta nelle indagini sugli scontri dello scorso 18 gennaio a Cremona, durante i quali il 49enne Emilio Visigalli finì in coma, colpito da una spranga presumibilmente da militanti di Casapound. Sedici perquisizioni sono state eseguite mercoledì mattina dagli agenti della questura di Cremona nei confronti di esponenti del Centro sociale Dordoni e del movimento Casapound, che si erano fronteggiati al termine del derby tra Cremonese e Mantova nei pressi della sede del centro sociale. Tra i perquisiti ci sono dieci esponenti di Casapound e cinque del Dordoni, residenti a Cremona e nelle province vicine. Nelle loro abitazioni è stato sequestrato materiale informatico, cellulari ed eventuali corpi di reato come caschi, mazze e spranghe, utilizzati nel corso della rissa e per il ferimento del 49enne, le cui condizioni sono in miglioramento.

Tra gli indagati esponenti di spicco di entrambi i fronti

Tra gli indagati che sono stati perquisiti, riferisce la polizia, ci sono anche "alcuni degli esponenti di spicco dell'uno e dell'altro fronte, a carico dei quali sono emersi, nel corso dell'indagine, dei pesanti elementi di responsabilità per i cruenti fatti verificatisi in quella serata". Il Corriere afferma che nei loro confronti è stato emesso un provvedimento di fermo, e che i fermati si trovano adesso a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dopo gli scontri dello scorso 18 gennaio la Procura della Repubblica aveva subito aperto un fascicolo per i reati di rissa aggravata e di tentato omicidio.

Su un altro fronte proseguono invece le indagini per risalire agli autori delle violenze nel corso del corteo dello scorso 24 gennaio, organizzato a Cremona proprio in segno di solidarietà al 49enne del Dordoni finito in coma. Migliaia di antagonisti si riversarono nella città lombarda e, accanto a manifestanti pacifici, si palesarono anche black bloc che scatenarono una vera e propria guerriglia urbana. La polizia sta visionando fotografie e filmati relativi alla manifestazione. Intanto, per lunedì prossimo, è prevista una riunione del Consiglio comunale di Cremona che sarà interamente incentrato sugli episodi delle ultime settimane, che ha visto crescere la tensione tra antifascisti e Casapound, ma anche le proteste di molti cittadini per le violenze che sono seguite. I centri sociali Dordoni e Kavarna sono a rischio chiusura.

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