Corsico, assessore si dimette dopo aver fatto gli auguri a Mussolini su Facebook
Pietro Di Mino si è dimesso dalla sua carica di assessore alle Politiche sociali nel comune di Corsico, vicino Milano. Fatale al rappresentante di Fratelli d'Italia è stato un post pubblicato su Facebook lo scorso sabato, nel quale Di Mino aveva fatto gli auguri a Benito Mussolini (nato il 29 luglio del 1883): "Sono 134 candeline! Buon Compleanno", aveva scritto l'ex assessore.
Il precedente: un post per inneggiare alla Repubblica sociale italiana
L'episodio era stato segnalato dall'associazione Memoria antifascista e aveva provocato molte polemiche. L'Anpi milanese, per voce del presidente Roberto Cenati, aveva condannato l'ennesima "provocazione nostalgica indegna da parte di un rappresentante delle istituzioni", mentre dall'opposizione era arrivata la richiesta di dimissioni all'assessore, tra l'altro non nuovo a dichiarazioni controverse. Lo scorso 2 giugno, infatti, aveva inneggiato con un post alla Repubblica sociale italiana: "L'unica Repubblica è quella Sociale", aveva scritto.
Il Pd di Corsico aveva chiesto le dimissioni dell'assessore
Il Pd di Corsico aveva reagito duramente all'ennesima provocazione di Di Mino: "Dopo aver inneggiato alla RSI, l'assessore Pietro Di Mino (FdI) ha ritenuto opportuno ricordare il compleanno del Duce. Filippo Errante Sindaco Lei ha la responsabilità di aver portato tra le istituzioni di Corsico un apologeta del fascismo e se non procederà immediatamente con il ritiro delle deleghe sarà complice di questo grave e ripetuto sfregio ai valori democratici".
Le polemiche hanno sortito il loro effetto: con una lettera inviata al sindaco Errante, l'ormai ex assessore ha rimesso le proprie deleghe: "Egregio signor Sindaco con la presente rassegno le dimissioni da assessore della sua giunta. L'esperienza che ho vissuto in questi mesi è stata per me molto importante da un punto di vista umano, sia in positivo che purtroppo in negativo, ma ricca di soddisfazioni con la cittadinanza corsichese". Il sindaco Errante, che assieme alla maggioranza aveva "salvato" il proprio assessore da una mozione di censura, ha incassato le dimissioni del suo assessore ringraziandolo per il lavoro svolto.
