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Coppia dell’acido, condanna definitiva a 12 anni per Martina Levato: non farà appello

Martina Levato non ricorrerà in Cassazione contro la condanna a 12 anni per l’aggressione con acido a Pietro Barbini. A carico dell’ex studentessa bocconiana un’altra condanna (in primo grado) a 16 anni per altre aggressioni avvenute a Milano. Verso il ricorso in Cassazione Alexander Boettcher, ex amante di Martina.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha tenuto banco per anni, prima con la cronaca dei fatti e poi con quella dei processi. Adesso la vicenda della "coppia dell'acido" formata da Alexander Boettcher e Martina Levato, ormai ex amanti, vede arrivare un primo punto fermo. Secondo quanto spiegato dal legale di Martina, Alessandra Guarini, l'ex studentessa bocconiana ha deciso di non ricorrere contro la pena di 12 anni inflittale in secondo grado dal tribunale di Milano per l'aggressione a colpi di acido ai danni di Pietro Barbini, ragazzo con cui Martina aveva avuto una relazione. Dal momento che nemmeno la procura generale sembra avere intenzione di ricorrere in Cassazione, sembra dunque delinearsi una prima condanna definitiva per la banda dell'acido.

Sembra intenzionato a ricorrere in Cassazione, invece, Alexander Boettcher. Il broker ha sulle spalle due condanne: una a 14 anni (in secondo grado) per l'aggressione a Pietro Barbini, avvenuta nel dicembre 2014, e una a 23 anni per due altri episodi: l'aggrerssione a Stefano Savi e quella, tentata, a Giuliano Carparelli. Per questi ultimi episodi sono stati condannati in primo grado anche Martina Levato e il presunto complice della coppia, Andrea Magnani: per loro la pena è rispettivamente di 16 anni e 9 anni e 4 mesi.

La decisione di Martina di non ricorrere in Cassazione contro la sentenza della Corte d'Appello di Milano deriva probabilmente dallo sconto di pena riconosciutole dai giudici: la condanna era passata difatti da 14 a 12 anni, in quanto i magistrati avevano riconosciuto gli sforzi della ragazza (che in carcere è diventata mamma di Achille, figlio anche di Boettcher) per intraprendere un "percorso evolutivo" e sganciarsi dall'influenza di Alexander, che dalle diverse sentenze sembra essere stato il vero regista delle aggressioni con acido. Proprio Boettcher, invece, per cui la pena è stata confermata, per l'aggressione a Barbini si è sempre professato innocente: adesso spetterà alla Cassazione pronunciarsi.

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