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Consiglieri chiedono la schedatura degli immigrati. Il sindaco: “Richiesta di matrice razzista”

È successo a Guanzate, in provincia di Como. Due consiglieri comunali di una lista vicina alla Lega hanno chiesto al Comune una schedatura dettagliata degli immigrati residenti, con indicazioni su figli e stato di salute. Insorgono il sindaco e gli altri consiglieri: “Documento di chiara matrice razzista”.
A cura di Federica Gullace
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Una richiesta particolare, quella dei consiglieri di una lista civica vicina alla Lega nord di Guanzate, in provincia di Como, che avrebbero chiesto una schedatura dettagliata degli immigrati residenti, in modo regolare e non, nel paese. Chi sono, come si chiamano, dove abitano, che lavoro svolgono, quanti figli hanno, e nel caso, quali scuole frequentano e in che classi, e quanto pagano come retta scolastica. Ma non solo: bisogna accertarsi che paghino le tasse e quali siano le loro condizioni di salute, con annesso invito a verificare periodicamente il loro stato a fronte di spostamenti nei Paesi d'origine, rivolgendosi in particolar modo a "prostitute e ambulanti".

Questa la richiesta, scritta nero su bianco, che compare su un documento ufficiale firmato dai due consiglieri comunali Alberto Sampietro e Gabriele Pagani, facenti parte della lista Guanzate Viva, emanazione della Lega nord. Quello che pare come un vero e proprio censimento di etnie ha un obiettivo preciso: "A fronte dei continui furti, vandali locali, il diffondersi della prostituzione incontrollata e del continuo spargersi di drogati, di immigrazione clandestina e la possibile diffusione di malattie pericolose, chiediamo a questa amministrazione e all'assessore competente un rapporto il più possibile dettagliato". Ma attenzione, perché i consiglieri ci tengono a sottolineare che la richiesta non deve essere presa in considerazione come un atto discriminatorio, poiché: "Se c'è qualcuno che sta subendo gravissimi torti siamo noi cittadini guanzatesi, comuni e onesti, che siamo abituati purtroppo a subire e tacere".

Il sindaco: "Richiesta di matrice razzista"

Nel merito della questione è intervenuto il sindaco Flora Carnio, che fa parte di una lista civica vicina al Pd: "È un documento di chiara matrice razzista che rifiuta una coesione civile e pacifica. Si tratta di un testo superficiale, grammaticalmente scorretto, che indica bene la via che i consiglieri vorrebbero percorrere. Siamo una società multietnica, piaccia o meno si deve vivere in modo democratico". Accanto alla Carnio, anche i due deputati comaschi Chiara Braga e Mauro Guerra si sono schierati in modo deciso contro la richiesta dei due consiglieri, bollando l'interpellanza come “pretestuosa e insinuante, un atto che contiene richieste fortemente discriminatorie che vanno ben al di là del normale ‘controllo' previsto dalla legge a tutela dei cittadini. Una schedatura in piena regola degli immigrati che non fa altro che caricare il clima sociale di tensione e spingono alla caccia al nemico".

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