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Conducente UberPop scappa dalla polizia coi clienti a bordo: preso dopo fuga da brividi

Inseguimento rocambolesco sabato sera a Milano: un peruviano di 60 anni, che stava dando un passaggio a dei clienti con il servizio UberPop, alla vista di un posto di blocco dei vigili su viale Beatrice d’Este ha provato a scappare, imboccando molte strade contromano. Fermato, gli sono state sequestrate l’auto e la patente.
A cura di Francesco Loiacono
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Serata movimentata per alcuni clienti milanesi di UberPop, il servizio che permette a tutti i privati di offrire passaggi a pagamento sulle proprie auto. Sabato sera, il conducente che li stava portando a casa – un peruviano di 60 anni regolarmente in Italia – di fronte a un posto di blocco è entrato nel panico e, anziché fermarsi, ha dato vita a uno spettacolare quanto pericoloso inseguimento con i vigili, tra improvvise inversioni di marcia e strade percorse contromano. Alla fine l'uomo, bloccato da due pattuglie della polizia locale, ha anche provato ad abbandonare la sua Fiat Punto e a scappare a piedi. Tentativo inutile: il 60enne è stato fermato all'altezza del parco Ravizza. Per lui è scattato il sequestro del mezzo ai fini di confisca – che verrà decisa dal prefetto come già accaduto ad altri autisti UberPop – e anche quello della patente.

Uber denuncia: "Clima ostile nelle strade milanesi"

Il rocambolesco inseguimento è iniziato su viale Beatrice d'Este. Di fronte al posto di blocco della polizia locale il 60enne peruviano ha fatto un'inversione a U e ha poi percorso contromano via Patellani, imboccando viale Bligny a tutta velocità e, di nuovo contomano, anche via Vittadini e via Salasco. Da Uber, come racconta il Corriere, come di consueto continuano a difendere il servizio e l’autista: "Il driver ha un casellario giudiziario senza ombre e 25 punti sulla patente. Evidente che è stato tratto in errore dal crescente clima ostile che ormai si percepisce nelle strade milanesi", ha detto l’avvocato del 60enne alla general manager per l’Italia di Uber, Benedetta Arese Lucini. Il clima ostile è stato più volte denunciato dagli autisti della app californiana. A ulteriore riprova, il fatto che proprio in questi giorni un tassista milanese di 46 anni sia stato denunciato per l'aggressione in gruppo a un autista UberBlack – il servizio di noleggio con conducente, legale a differenza di UberPop – avvenuto in piazza Luigi di Savoia lo scorso 18 febbraio.

Dalla parte dei tassisti risponde il sindacalista Unica Filt-Cgil, Giovanni Maggiolo: "In tutta Europa le leggi sono fatte per tutelare l’utenza. Non possiamo che ripetere quanto già detto: affidarsi al servizio Uberpop è pericoloso per i cittadini".

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