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Imu e Tasi 2015 Milano: il 16 giugno la scadenza del pagamento

Martedì 16 giugno 2015 scade il termine per pagare la prima rata di Imu e Tasi. L’acconto andrà integrato poi con il saldo, la cui scadenza è il prossimo 16 dicembre. Ecco alcune informazioni utili per pagare l’importo dovuto.
A cura di Francesco Loiacono
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Martedì 16 giugno scade a Milano il termine per pagare la prima rata di Imu e Tasi. L'acconto andrà integrato poi con il saldo, la cui scadenza è fissata per il prossimo 16 dicembre. A Milano i cittadini non riceveranno nessun bollettino precompilato, e dovranno pertanto calcolare da soli l'importo da pagare. Per aiutarli è possibile consultare una guida del Comune di Milano o, in alternativa, utilizzare un calcolatore online disponibile a questo link.

Devono pagare la Tasi sia i proprietari di abitazioni, sia gli inquilini, nella misura del 10 per cento del totale. Se però l'imposta dovuta complessivamente è uguale o inferiore a 12 euro o se la somma della rendita dell’immobile e delle pertinenze non è superiore a 929 euro e l'inquilino non ha altri immobili a Milano, non è tenuto al pagamento della Tasi.

Comune di Milano: come pagare Tasi e Imu

La prima rata di Tasi e Imu potrà essere pagata in posta, tramite apposito bollettino, o in alternativa con il Modello F24. In questo secondo caso il documento, una volta compilato e stampato, dovrà essere consegnato presso le banche, gli uffici postali e gli intermediari Entratel abilitati. Per avere informazioni sulle modalità di pagamento della Tasi si può contattare il centralino unico del Comune al numero 020202.

Calcoo Imu e Calcolo Tasi per il Comune di Milano

Per calcolare l'importo dovuto i proprietari delle abitazioni devono verificare a quale categoria catastale appartengano le abitazioni di proprietà, verificare le aliquote applicate e se rientrino o meno nelle fasce previste da Palazzo Marino per usufruire di alcune detrazioni: si applicano "sconti" a seconda del reddito e della rendita catastale degli immobili, ma anche se si hanno figli a carico di età pari o inferiore a ventisei anni. L'importo massimo della detrazione per i figli non potrà però essere superiore a 60 euro.

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