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Como, uccideva i gatti del vicino: condannato 66enne

È stato condannato a tre mesi di carcere un allevatore 66enne di Turate, in provincia di Como, per aver ucciso il gatto del suo vicino di casa.
A cura di Federica Gullace
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I suoi gatti continuavano a morire, e all’ultimo episodio non ce l’ha più fatta e ha denunciato il suo vicino di casa. È successo a Turate, in provincia di Como. Protagonisti due vicini di casa, tra cui un allevatore di 66 anni, condannato a tre mesi di carcere per aver sparato al gatto del suo inquilino. Nel luglio del 2010, E.B. aveva trovato per l’ennesima volta il suo micio ferito a morte, tornato a casa sanguinante, dopo essere stato colpito da una raffica di pallini di piombo che lo aveva gravemente ferito all’intestino. Deciso a vendicare la morte dei propri animali, l’uomo aveva sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri, e nel giro di pochi giorni, a casa del vicino R.G., era stata trovata una carabina calibro 4.5, regolarmente detenuta. A quel punto l’allevatore venne indagato per l'uccisione dell'animale, e dopo aver comparato l’arma con i pallini estratti dall’ultimo gatto ucciso, si arrivò alla formalizzazione dell’accusa contro di lui. Per tali ragioni, a distanza di quattro anni, l'uomo è finito in manette.

Il primo episodio, ad ogni modo, risale al 2006, quando uno dei gatti tornò in giardino in condizioni disperate, per morire poco dopo. Subito dopo il turno di altri tre gatti, spariti dalla sera alla mattina, e infine, nel settembre del 2009, un gattino di sette mesi trovato senza vita sull’uscio di casa.

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