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Cologno Monzese, studenti in visita a Expo scambiati per clandestini

A Cologno Monzese, comune in provincia di Milano, una comitiva di studenti inglesi ospiti di un albergo per visitare l’Expo è stata scambiata per un gruppo di profughi, scatenando critiche sul web. Il sindaco leghista Angelo Rocchi è intervenuto con una nota ufficiale: “Attenzione tutti, di qualunque matrice politica: nero non equivale a clandestino”.
A cura di Francesco Loiacono
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Per smontare il caso è dovuto intervenire in prima persona il sindaco (leghista) di Cologno Monzese, Angelo Rocchi: "Attenzione tutti, di qualunque matrice politica: nero non equivale a clandestino", ha scritto in un comunicato apparso sul sito del comune in provincia di Milano. Già, perché l'equazione era sembrata lampante ai tanti che, fin dalla mattina di martedì, avevano iniziato a diffondere in rete voci su un possibile arrivo di migranti in città. Un'eventualità che, stando al programma elettorale con cui Rocchi alle scorse amministrative ha strappato per la prima volta dal Dopoguerra il comune di Cologno alla sinistra, non sarebbe stata tollerata dai suoi elettori.

Cologno Monzese, studenti in visita a Expo scambiati per clandestini

Ma in realtà, quelli che erano stati scambiati con profughi sarebbero solo studenti stranieri in visita a Expo. Una comitiva di inglesi, alcuni dalla pelle scura, che ha incredibilmente fatto scoppiare un'ingiustificata (e deprecabile) psicosi nel paese. A riportare la notizia della clamorosa gaffe è stato il quotidiano Il Giorno. Il sindaco Rocchi ha dovuto precisare: "La deformazione della realtà che ho visto in atto è una vergogna ed un pericolo – aggiungendo che – per motivi di tutela della privacy, posso aggiungere solo che le voci comparse su Facebook sono frutto di un clamoroso equivoco che deriva, con tutta probabilità, da semplicistiche ed ottuse associazioni di idee sull’aspetto fisico delle persone. Tali voci – prosegue il sindaco – sono totalmente false. Verifiche tempestivamente effettuate con la proprietà della struttura ricettiva, i Carabinieri e la Polizia Locale, hanno permesso di appurare senza dubbio che l’albergo ospita, in questi giorni, esclusivamente clienti paganti privati, del tutto regolari".

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