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Cambridge, ricercatrice di Vimercate trovata morta nella sua camera d’hotel: è giallo

La 32enne Simona Baronchelli, ricercatrice originaria di Vimercate (Monza e Brianza), è stata trovata morta nella sua camera d’albergo a Cambridge, dove stava seguendo un congresso. Sul corpo non c’erano segni di violenza: si attende l’esito dell’autopsia. Il padre: “Non aveva nemici”.
A cura di Francesco Loiacono
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È avvolta dal mistero la morte di Simona Baronchelli, 32enne ricercatrice originaria di Vimercate (in provincia di Monza e Brianza) trovata priva di vita nella sua camera d'albergo. Il decesso, secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno", risale a mercoledì scorso. La 32enne, assegnataria di una borsa di studio per il Cnr, si trovava in Inghilterra per seguire un congresso. Secondo le prime informazioni, sul cadavere della ragazza non sarebbero stati trovati segni di violenza. Adesso si attendono però i risultati dell'autopsia, che potranno eventualmente confermare che Simona sia morta per cause naturali, ad esempio un malore.

Il padre: "Non aveva nemici"

La 32enne aveva studiato Biotecnologie mediche all'Università Bicocca di Milano, dove aveva successivamente conseguito un dottorato di ricerca. Successivamente aveva iniziato a lavorare presso l'Istituto di ricerca genetica e biomedica, afferente al Consiglio nazionale delle ricerche, con sede principale in Sardegna e una unità di supporto a Milano. Simona Baronchelli era anche un'attivista di Emergency. Secondo il padre Luigi la ragazza non aveva nemici: "Non riesco neanche a ipotizzare che qualcuno possa avere fatto del male. Spero che i patologi mi diano ragione". Il padre ha inoltre riferito che la figlia era affetta sin da piccola da allergie importanti, anche se col tempo aveva imparato a gestirle.

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