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Brescia, due ginecologi indagati per la morte di Giovanna Lazzari, incinta di 8 mesi

Due ginecologi degli Spedali Civili di Brescia sono indagati dalla procura per la morte di Giovanna Lazzari, 30enne deceduta assieme al feto di 8 mesi nella notte tra il 30 e il 31 dicembre del 2015.
A cura di Francesco Loiacono
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Due ginecologi degli Spedali Civili di Brescia sono indagati per la morte di Giovanna Lazzari. Lo riporta il "Corriere della sera". I medici iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Brescia con le accuse di omicidio colposo e procurato aborto sono F.P., 43 anni e la collega E.B., di 37. Entrambi erano di guardia in ospedale nella notte tra il 30 e il 31 dicembre dell'anno scorso, quando Giovanna e il feto di otto mesi che portava in grembo morirono a poche ore di distanza l'una dall'altro.

Secondo il procuratore aggiunto Carlo Nocerino e il sostituto Ambrogio Cassiani la colpa dei due ginecologi deriva da "imperizia e negligenza": i due non avrebbero preso in considerazione "i sintomi indicativi di un quadro clinico di sepsi" al momento del ricovero della paziente, avvenuto la sera del 30 dicembre. In sostanza i due medici fecero una diagnosi alla paziente – una febbre causata da una gastroenterite – e non la modificarono mai nonostante i sintomi "manifesti" dell'infezione batterica, per di più disinteressandosi alla paziente (F.P. era il ginecologo di fiducia della donna) e facendola seguire da una specializzanda e da un'ostetrica con meno di un anno di esperienza. Quando a Giovanna, visto il perdurare della febbre, venne praticato il parto cesareo, ormai era troppo tardi: il feto era già morto. Sei ore dopo il decesso anche della donna.

Il marito: "Mi mandò un sms in cui lamentava poca attenzione"

A raccontare la notte di agonia di Giovanna era stato il marito, Roberto Coppini: "Quando era ricoverata mi ha mandato un messaggio in cui lamentava poca attenzione nei suoi confronti. Fa rabbia, bisogna fare chiarezza", aveva affermato pochi giorni dopo la morte della moglie. I vertici dell'ospedale avevano chiarito che la causa della morte di Giovanna e della bimba che portava in grembo, Camilla, era un'infezione batterica. Gli stessi vertici ospedalieri adesso sono stati informati dai due medici dell'indagine nei loro confronti e presteranno "la massima attenzione a quanto emergerà nel procedimento avviato dalla magistratura", riservandosi "ogni valutazione e determinazione alla sua conclusione".

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