Brescia, apre il primo bar-panetteria gestito da ragazzi Down
Un nuovo bar-panetteria ha aperto ufficialmente sabato scorso a Brescia. Un locale come tutti gli altri, creato per fare utili, per viaggiare sulle proprie gambe senza aiuti. Ma a differenza degli altri posti nel "Ventuno grammi" che ha alzato la saracinesca in viale Italia alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Brescia Emilio Del Bono, lavorano ragazzi con la sindrome di Down. "Trisomia 21", nello specifico: ed ecco allora spiegato in parte il nome del locale.
Il locale è nato per fare utili
A gestirlo, come riferisce il Corriere della sera, è la cooperativa Big Bang, nata su iniziativa del Centro bresciano Down. Il cui presidente, Marco Colombo, parla di un "sogno iniziato tanti anni fa e che ora è diventato realtà". Realtà che, appunto, significa confrontarsi con la legge del mercato, col business: col "Ventuno grammi abbiamo intenzione di guadagnarci", sottolinea il presidente, dando un calcio a quella retorica dell'assistenzialismo che è certo necessario per chi si trova in condizione svantaggiata come i ragazzi che lavorano nel locale, ma che dovrebbe sempre sposarsi con progetti che mirino all'autonomia di queste persone. Ciò che, appunto, avviene nel "Ventuno grammi": sono sei i ragazzi Down che lavoreranno nel locale durante il primo ciclo, affiancati da professionisti (un cuoco, un fornaio e due bariste) che insegneranno loro un mestiere.
L'obiettivo è che con queste nozioni e questa esperienza i ragazzi possano trovare lavoro anche altrove, magari, chissà, aprendo in futuro un locale in proprio. Perché, come detto dal sindaco Del Bono, il Ventuno grammi è proprio questo: "uno spazio di futuro".