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Bimbo malato di leucemia morto di morbillo, il medico: “I fratellini non c’entrano nulla”

Non sono stati i fratellini a contagiare con il morbillo il bimbo malato di leucemia e morto ieri a Monza. “L’esordio della loro malattia è stato successiva all’esordio del morbillo nel nostro paziente”, spiega ai microfoni di Fanpage.it il professor Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica San Gerardo.
A cura di Enrico Tata
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I due bambini non c'entrano nulla. Non sono stati loro a contagiare con il morbillo il fratellino malato di leucemia e morto ieri a Monza. "L'esordio della loro malattia è stato successiva all'esordio del morbillo nel nostro paziente", spiega ai microfoni di Fanpage.it il professor Andrea Biondi, direttore della clinica pediatrica San Gerardo, la struttura che aveva in cura il bimbo. Il piccolo paziente, spiega il medico, "era affetto da una forma di leucemia che si chiama ‘leucemia linfoblastica acuta' ed era in cura dall'ottobre 2016. La condizione del sistema immunitario di tutti questi bambini e adolescenti che hanno questa malattia è ovviamente quella di un sistema immunitario meno competente a proteggersi dalle infezioni".

I fratellini, non vaccinati per scelta dei genitori, non c'entrano nulla con la morte del bimbo, ma una correlazione con le vaccinazioni in generale c'è. "Nei primi mesi di quest'anno – sostiene Biondi – in Italia si è verificato un aumento dei casi di morbillo rispetto a quelli attesi e questo perché la soglia di protezione della popolazione generale contro il virus del morbillo si è significativamente ridotta scendendo al di sotto di quello che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene necessario per poter contenere la diffusione del virus". La conseguenza di ciò è che i bambini più fragili sono più esposti a contrarre il morbillo. In questo senso il bimbo affetto da leucemia era immunodepresso, cioè con le difese immunitarie bassissime, e quindi a rischio di complicanze gravi che, spiega il professor Biondi, "sono essenzialmente la polmonite e l'ecenfalite morbillosa, complicanze che purtroppo nei bambini immuno depressi possono anche portare al decesso".

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