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Bimba di 9 mesi muore in casa a Milano. I medici: “Era malnutrita”

Una bimba di appena nove mesi di nazionalità italiana è morta nella notte tra giovedì e venerdì in un appartamento di via Filippo Severoli nel quartiere Primaticcio, a Milano. Ad avvertire il 118 sono stati i genitori: secondo i sanitari la bimba era malnutrita. Partiti gli accertamenti della magistratura: i genitori non sarebbero indagati.
A cura di Francesco Loiacono
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Una bimba di appena nove mesi di nazionalità italiana è morta nella notte tra giovedì e venerdì in un appartamento di via Filippo Severoli nel quartiere Primaticcio, periferia ovest di Milano. Ad avvertire il personale del 118 sono stati i genitori intorno alle 23.34 di giovedì, non appena si sono accorti che la piccola non respirava più. Dopo il loro arrivo, i paramedici del 118 hanno avvertito la polizia, arrivata insieme al medico legale. Sul corpo della bambina sono state riscontrate una piaga da decubito, scarsa igiene e uno stato di malnutrizione. Non si conoscono ancora le cause precise della morte, ma il corpo della bambina è stato affidato all'autorità giudiziaria per i dovuti accertamenti. I genitori della piccola, entrambi di circa 35 anni, non risultano al momento indagati, e stanno fornendo chiarimenti agli investigatori.

Majorino: "Non lasceremo sola la famiglia"

Intanto, l'assessore Pierfrancesco Majorino ha espresso tutta la sua solidarietà nei confronti della famiglia: "Esprimiamo profonda tristezza per quanto accaduto questa notte. La piccola e i suoi genitori, benché probabilmente in grande difficoltà, non avevano mai chiesto aiuto ai nostri servizi, né erano stati segnalati da nessuno. Un fatto che ci fa sentire ancora più impotenti di fronte a quanto accaduto e che ci spinge a invitare chiunque conosca situazioni di questo tipo a chiamare i servizi sociali del Comune, affinché si possa intervenire ed evitare accadimenti così dolorosi. Non bisogna avere timore di chiedere aiuto per sé e per gli altri superando i limiti della riservatezza. I nostri centri sono numerosi e in tutti i quartieri, potenziati proprio nei servizi per le famiglie con disagio sociale. Non lasceremo soli i genitori della piccola, cercheremo di accompagnarli in questo difficile momento, offrendo loro tutto il sostegno possibile d’ora in avanti".

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