Bergamo, ragazzo indiano gioca a basket col turbante: l’arbitro lo espelle

È entrato in campo indossando come al solito un turbante sikh, in ossequio ai dettami della sua religione. Sabato scorso, però, un giovane indiano che stava disputando una partita di basket giovanile si è trovato di fronte un arbitro molto pignolo, che lo ha allontanato dal parquet perché il suo copricapo non era regolamentare. È successo nel Bergamasco, a metà della gara tra il Villongo e il Presezzo. Come riporta il Giorno, la decisione del giudice di gara non è formalmente scorretta, dal momento che la Federazione italiana basket "ha proibito tutti i copricapi più spessi di 5 centimetri l’estate scorsa", al contrario di quanto disposto per esempio dalla Fifa nel calcio. Tuttavia, secondo il responsabile ufficio gare Fiba per le province di Bergamo, Lecco e Sondrio, Germano Foglieni, la Fiba "ha anche emesso una circolare per invitare alla tolleranza nelle categorie non professionistiche e giovanili. E infatti – prosegue Foglieni – il ragazzo finora ha sempre giocato, non ci sono mai stati problemi. Sabato però ha trovato un arbitro molto attento ai cavilli, diciamo così. Purtroppo la sensibilità non è un principio codificabile".

Solidali al compagno di squadra, tutti gli altri giocatori del Villongo hanno abbandonato il campo per protesta dopo l'allontanamento decretato dall'arbitro. Anche gli avversari hanno solidarizzato con il ragazzo indiano, tanto che la partita è proseguita amichevolmente senza arbitro una volta che questi l'ha dichiarata formalmente conclusa. Adesso il giudice di gara potrebbe chiedere nel suo referto la sconfitta a tavolino per il Villongo – che in campo stava già perdendo -, anche se tutti confidano che l'episodio possa essere risolto con un po' di buonsenso.