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Barcellona, furgone travolge la folla nella Rambla

Attentato Barcellona, a Milano barriere contro tir e furgoni anche in Galleria

Dopo l’attentato di Barcellona a Milano posizionate nuove barriere in cemento contro furgoni e tir. I nuovi new jersey sono stati posizionati davanti agli ingressi della Galleria Vittorio Emanuele II. Altre misure riguarderanno gli altri luoghi a rischio della città e saranno ufficializzate in mattinata, dopo una riunione in prefettura.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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A Milano il rafforzamento delle misure di sicurezza dopo l'attentato di Barcellona assume una forma concreta e tangibile: nuove barriere di cemento contro camion e furgoni sono state posizionate ieri notte davanti agli ingressi della Galleria Vittorio Emanuele II, il "salotto" della città. Altri new jersey in cemento erano già presenti in piazza Duomo e in via dei Mercanti, all'angolo con piazza Cordusio, dove le barriere sono state potenziate. I primi new jersey erano stati posizionati in alcuni luoghi considerati "sensibili" all'indomani dell'attentato ai mercatini di Natale di Berlino (il cui responsabile, Anis Amri, è stato poi ucciso alle porte del capoluogo, a Sesto San Giovanni).

Adesso, dopo i sanguinosi fatti nella città catalana, avvenuti con una dinamica purtroppo simile a Berlino così come a Nizza, le autorità cittadine hanno deciso di intensificare la sorveglianza dei luoghi considerati a rischio per eventuali attentati, nonostante il livello di allerta nel nostro Paese sia già ai massimi livelli e non vi siano minacce imminenti, secondo quanto riferito dal ministro degli Interni Marco Minniti.

In mattinata la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza

Altre misure di sicurezza che riguarderanno altre zone della città (la Darsena e i Navigli, ma anche le grandi vie dello shopping come corso Buenos Aires o le zone della movida come corso Como) saranno decise probabilmente in mattinata, durante la programmata riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza convocata ieri dal prefetto di Milano Luciana Lamorgese. Di certo, si sa già che, come annunciato anche per Roma (che assieme a Milano è l'altra città italiana più a rischio per quanto riguarda il terrorismo), saranno intensificati i controlli sui furgoni, divenuti assieme ai camion vere e proprie armi letali nelle mani dei fanatici.

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