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Attentati a Parigi, anche a Milano massima allerta: sorvegliati aeroporti e moschee

A Milano misure di sicurezza rafforzate dopo gli attacchi terroristici a Parigi. Sorvegliati aeroporti, consolati e i luoghi di preghiera islamici di tutta la Lombardia. In città il clima era già teso per l’accoltellamento di un ebreo ortodosso. Sabato mattina vertice straordinario in prefettura: disposta massima allerta sugli obiettivi sensibili francesi. Nel pomeriggio manifestazione davanti al consolato generale di Francia.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo la notte di sangue a Parigi, con i molteplici attacchi terroristici che hanno causato almeno 126 morti (un bilancio purtroppo, ancora non definitivo) anche a Milano, come in altre grandi città d'Italia, sono stati innalzati i livelli di sicurezza. La decisione è stata presa già venerdì notte, durante gli attacchi ancora in corso nella Capitale francese, dal ministro dell'Interno Angelino Alfano e dal capo della polizia Alessandro Pansa. Nel capoluogo lombardo il clima era già pesante dopo l'aggressione a un cittadino israeliano, ebreo ortodosso, avvenuta giovedì sera. Adesso però, l'ulteriore stretta, oltre che alle zone frequentate dalla comunità ebraica, sarà estesa ad altri possibili obiettivi di attacchi e anche ad altri luoghi sensibili.

Sorvegliati aeroporti e consolati

L'innalzamento dei livelli di sicurezza riguarda gli aeroporti di Milano Malpensa, Linate e Bergamo Orio al Serio, dove i controlli aeroportuali sono stati intensificati. Allerta massima anche per le rappresentanze diplomatiche presenti in città, soprattutto per il consolato e tutti gli obiettivi sensibili francesi. Sorveglianza anche per le sedi Telecom e quelle Mediaset di Cologno Monzese. L'attenzione dell'intelligence, invece, si concentra sui luoghi di preghiera della comunità islamica, soprattutto le moschee presenti in tutto il territorio lombardo e nell'hinterland milanese.

Chiuso in segno di lutto l'Istituto Francese

Sulla sua pagina Facebook il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha postato simbolicamente una bandiera francese. L'Istituto Francese di corso Magenta, di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, resterà chiuso per tutta la giornata di sabato in segno di lutto. Sul portone un fiore e un cartello in francese e un altro in italiano spiegano che l'intero palazzo rimarrà chiuso per tutta la giornata "in segno di solidarietà agli eventi avvenuti in Francia".

Alle 16 manifestazione al Consolato francese

Per il pomeriggio di sabato è stata organizzata una manifestazione di solidarietà alle vittime degli attacchi terroristici davanti alla sede del Consolato generale di Francia a Milano. L'appello è stato lanciato su Facebook da Cecilia Strada, la figlia di Gino Strada: "Al terrorismo, alla guerra e all'odio rispondiamo con più libertà, più uguaglianza, più fraternità", ha scritto Cecilia Strada, invitando poi tutti a portare un fiore per tutte le vittime. L'appuntamento è alle 16 in via Turati.

Maroni: "Intitolare una via a Fallaci in ogni comune"

Il governatore della Lombardia Roberto Maroni, commentando gli attacchi terroristici a Parigi, ha scritto su Twitter: "Vorrei che in ogni comune si intitolasse una via, una piazza, un teatro a Oriana Fallaci". Maroni sabato mattina ha raggiunto la prefettura, dove è in corso la riunione straordinaria del comitato per la sicurezza. Il governatore, che ha portato la solidarietà delal Regione al console francese, ha anche detto che contro il terrorismo islamico serve una "nuova Lepanto".

Riunione straordinaria in prefettura

Assieme a Maroni, al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica hanno partecipato il viceprefetto Vicario Giuseppe Priolo, tutti i vertici provinciali delle forze di polizia, il ministro alle Politiche Agricole e Forestali, Maurizio Martina, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il console generale di Francia a Milano, Olivier Brochet, al quale sono state espresse la solidarietà e la vicinanza delle istituzioni. Il comitato ha ratificato le misure di rafforzamento già disposte venerdì dal Viminale, disponendo l'ulteriore elevazione del sistema di sicurezza generale e la massima sensibilizzazione delle misure verso tutti gli obiettivi sensibili.

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