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Anziana trovata morta in casa, la figlia fermata per omicidio volontario: voleva suicidarsi

È stata fermata per omicidio volontario la 61enne Silvia Pasotto, trovata in stato di incoscienza accanto al corpo senza vita della madre, l’82enne Natalina Carnelli. Nell’abitazione di via Grigna, a Milano, gli inquirenti ipotizzano si sia consumato un tentativo di omicidio-suicidio non riuscito: trovate lettere con disposizioni testamentarie.
A cura di Francesco Loiacono
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È stata fermata per omicidio volontario Silvia Pasotto, la donna di 61 anni trovata in stato di incoscienza a Milano accanto al corpo senza vita della madre, l'82enne Natalina Carnelli. Secondo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica", nell'abitazione delle due donne, in via Grigna, gli inquirenti hanno trovato delle lettere che avvalorano l'ipotesi dell'omicidio-suicidio non riuscito: disposizioni testamentarie scritte al computer e a mano, oltre ad annotazioni sullo stato di frustrazione e depressione nel quale le due donne erano ormai scivolate da tempo.

La dinamica di quanto accaduto è al momento la seguente: la 61enne Pasotto, medico della Ast in servizio presso il Sert di piazzale Accursio, avrebbe preparato un cocktail a base di barbiturici ingerito da entrambe le donne. La miscela è stata letale per la madre, anziana disabile e cardiopatica, mentre ha semplicemente stordito la figlia: la 61enne è stata salvata grazie a una lavanda gastrica praticata all'ospedale Sacco. È qui che, adesso, i carabinieri la piantonano per evitare che possa riprovare il suicidio: per la legge la donna è accusata di omicidio volontario.

Madre e figlia erano da tempo depresse e chiuse in casa

Il quadro che emerge dall'appartamento alle spalle di piazza Prealpi sembra comunque chiaro: Silvia e la madre vivevano da tempo in uno stato di semi-isolamento, divorate dalla depressione. La 61enne, vedova, a causa del peggioramento delle condizioni di salute della madre era ormai costretta a farle da badante e infermiera, chiudendosi in pratica in casa. Nel condominio a quanto pare in tanti erano consapevoli della situazione, ma questo non è servito a evitare la tragedia: a scoprire le due donne è stata la badante romena, entrata in casa ieri alle 7.30 dopo non aver ricevuto nessun riscontro dall'interno, a parte i latrati del cagnolino che viveva con le due donne. Le urla della badante – "Si sono ammazzate" – hanno svegliato il palazzo.

Adesso, dopo l'esito dell'autopsia sul cadavere della vittima le indagini del pubblico ministero Giovanna Cavalleri dovranno concentrarsi su un solo punto: capire cioè se l'82enne abbia bevuto consapevolmente il cocktail letale preparato dalla figlia. La 61enne ai soccorritori avrebbe detto: "Avevamo deciso insieme".

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