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Aggressioni con acido, per il ragazzo sfigurato danni permanenti a vista e tatto

Il medico di Stefano Savi, lo studente presunta vittima della coppia dell’acido e del loro complice, ha riferito al processo che il ragazzo ha riportato danni permanenti alla vista e al tatto nell’aggressione dello scorso 2 novembre. L’udienza di martedì al tribunale di Milano si è aperta con l’abbandono dell’aula da parte del legale di Boettcher, che ha denunciato un clima eccessivamente aggressivo nei suoi confronti.
A cura di Francesco Loiacono
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Stefano Savi (Fotogramma)
Stefano Savi (Fotogramma)

Stefano Savi ha subìto danni permanenti alla vista e al tatto. Lo ha riferito Gaetano Elli, medico dell'ospedale milanese di Niguarda dove lo studente, presunta prima vittima della "coppia dell'acido" e del loro complice, è stato ricoverato in seguito all'aggressione dello scorso 2 novembre. Il medico è intervenuto martedì al processo in corso contro Alexander Boettcher, compagno di Martina Levato. Boettcher, a differenza di Levato e del loro complice Andrea Magnani, ha deciso di farsi processare con rito ordinario: il suo procedimento va dunque in parallelo con quello, con rito abbreviato, nei confronti di Martina e Magnani. Tutti e tre sono accusati di associazione a delinquere.

Aggressioni con acido, per il ragazzo sfigurato danni permanenti a vista e tatto

Il medico di Savi, interrogato dal pubblico ministero Marcello Musso, ha spiegato che Savi, che nelle scorse udienze aveva ricostruito l'aggressione subìta, ha riportato "l'indebolimento permanente sia dell'organo della vista che del tatto" e la "deformazione e lo sfregio permanente del volto". Il 25enne ha però deciso coraggiosamente di mostrarsi in pubblico durante alcune udienze del processo, anche per poter far vedere ai suoi presunti aggressori cosa gli hanno fatto.

In aula è intervenuto anche Luigi Schirinzi, coordinatore della squadra investigativa della squadra mobile di Milano che fin da subito ha condotto le indagini sull'aggressione a Savi in via Quarto Cagnino. Indagini che, dopo uno stallo iniziale, hanno subìto una svolta in seguito all'arresto della "coppia diabolica" per l'aggressione del 28 dicembre 2014 ai danni di Pietro Barbini, per la quale i due sono già stati condannati in primo grado a 14 anni di carcere. È stato allora che, anche grazie ad alcuni accertamenti, gli investigatori hanno ipotizzato che i due amanti fossero responsabili anche dell'agguato a Savi.

L'avvocato di Boettcher abbandona l'aula: "Clima aggressivo"

L'udienza di matedì è iniziata con un colpo di scena: l'avvocato del broker Boettcher, Alessandra Silvestri, ha infatti abbandonato l'aula, facendosi sostituire, denunciando un clima eccessivamente aggressivo nei suoi confronti da parte del pm Musso e dell'avvocato di parte civile. Silvestri, intrattenendosi con alcuni cronisti all'esterno dall'aula, ha anche spiegato che secondo lei il complice del suo assistito, Andrea Magnani, sulla cui attendibilità lei nutre molti dubbi, gode di un "trattamento preferenziale" e di un "vantaggio sproporzionato" rispetto a Boettcher, che in più occasioni non è stato fatto uscire dalla cella riservata agli imputati per la sua eccessiva pericolosità.

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