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Accendono un braciere per scaldarsi: 25enne muore intossicato, grave l’amico

La tragedia a Pieve Emanuele, in provincia di Milano: due coinquilini egiziani hanno acceso un braciere a carbone per riscaldarsi ma sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio. Un 25enne è morto mentre il coinquilino è in gravi condizioni all’ospedale Humanitas di Rozzano.
A cura di F.L.
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Hanno acceso un braciere a carbone per riscaldarsi ma sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio. E per uno dei due protagonisti della vicenda, due operai egiziani residenti a Pieve Emanuele, comune in provincia di Milano, le esalazioni sono state fatali. Il 25enne è stato trovato morto domenica attorno all'ora di pranzo da altri colleghi connazionali, con i quali aveva un appuntamento. In fin di vita invece il suo amico e coinquilino: i colleghi lo hanno trasportato in auto all'ospedale Humanitas di Rozzano dove i medici sono riusciti a salvargli la vita, sottoponendolo per tempo al trattamento all'interno della camera iperbarica.

La tragedia dovuta al freddo

Sembra che la tragedia, riportata dal Corriere della sera, sia dovuta al freddo. Nel tentativo di riscaldarsi i due coinquilini avrebbero deciso di accendere un braciere a carbone. Poi però, dato che il freddo nell'appartamento continuava a essere pungente, i due hanno deciso di ripararsi in una piccola stanza con le finestre completamente chiuse. Lì, però, le esalazioni sprigionate dal braciere si sono concentrate provocando la tragedia. Sia la vittima sia il connazionale rimasto gravemente intossicato non avevano documenti di identità e devono ancora essere identificati.

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